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Ferruccio Centonze - Lu mortu assicuratu Ferruccio Centonze - Un sonnu stranu Ferruccio Centonze - L'uomo che regolava l'orologio del cosmo Ferruccio Centonze - Il soppalco con la trave smurata Ferruccio Centonze - Un uovo di sale

Produzione Teatrale

Sintesi delle singole opere

Lu mortu assicuratu
Commedia brillante in 3 atti


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la commedia brillante, il morto assicurato, è la più rappresentata dell'autore. Esiste sia in siciliano,sia in lingua italiana, ed è stata anche tradotta in vernacolo piacentino da Francesco e Lorenzo Romano della compagnia dell' "Allegra Combriccola".

 

Anno 1946: un dopoguerra duro. Il Rag. Paletti torna a casa dopo una lunga prigionia. E' disoccupato e squattrinato. La moglie e la figlia, disperate, lo persuadono a far finta di morire per riscuotere i 3 milioni di un'assicurazione sulla vita. Dicono di essere d'accordo con il custode del cimitero. Gli promettono una bara ampia e comoda, fornita di beveraggi e cibi prelibati e poi il trasferimento in Svizzera. Colpi di scena continui, situazioni esilaranti, un becchino balbuziente, due bare nella sala del cimitero: in una il morto-vivo che tossisce, nell'altra una nobildonna colpita da catalessi (sospira, grida e chiede aiuto).

Fidi ti sarva e no lignu di varca
Commedia in due quadri
 
La vicenda si svolge in un paese della Valle del Belice subito dopo il terremoto del 1968.
Il protagonista è Padre Caloriu, un prete "sborbu" , rude ,ma dal cuore generoso che fa di tutto  per aiutare i propri parrocchiani. 
Ha una fede profonda che gli dà la carica per affrontare le mille difficoltà quotidiane  e soprattutto una grandissima fiducia nella Provvidenza. Si rivolge con familiarità alle immagini della Sacra Famiglia e, nonostante i suoi espedienti per uscire dalle difficoltà ed aiutare gli altri  siano un po' fuori dagli schemi, la sua bontà e la sua generosità verranno premiate.  

Un sonnu stranu
Commedia in tre atti
 
E' una commedia assolutamente divertente e insolita. La vicenda si svolge in un paese della Sicilia intorno agli anni '60. Il protagonista, Giovanni Chillemi ha perduto il lavoro e con la sua numerosa famiglia attraversa un periodo di  difficoltà finanzarie.
I dialoghi, lo scambio di battute tra marito e moglie, vivaci e ricchi di humour sono un vero spaccato di vita vissuta.
A complicare le vicende del ménage dei Chillemi, si inseriscono le manovre della Carlessi, la padrona di casa, che pensa di poter comprare tutto con il proprio denaro e che,  atteggiandosi a gran signora crea  momenti di autentica comicità con il suo italiano approssimativo .
In questa dimensione così reale  lo strano sogno fatto da Chillemi rievoca "Vanninu" un suo ex-commilitone  morto parecchi anni prima che gli dà appuntamento al cimitero.
Fra equivoci, scambi di persona, un guardiano del cimitero che compone e recita versi, il lieto fine inaspettato  conclude la commedia.

L'uomo che regolava l'orologio del cosmo
Fantasia in un atto
 
L'autore ha scelto la parola "fantasia" perché questo atto unico ha la leggerezza e la delicatezza di una fiaba in cui il surreale si intreccia ad avvenimenti concreti  e il "merveilleux" si mescola alla realtà.
Il protagonista, il Professore, un puro di cuore, è in grado di vedere "oltre la barriera" e di comunicare con "il grande orologiaio". La fantasia si concluderà in maniera esemplare per tutti i personaggi .

La porta del tempo
Dramma
 
La vicenda ruota attorno ai due protagonisti: ANNA e MALCOM, personaggi emblematici  di situazioni che a prima vista potrebbero apparire "estreme" ma che, in realtà  rivestono i caratteri dell'attualità.
I due protagonisti, reduci da esperienze diverse ma ugualmente traumatiche, trovano l'uno nell'altro  quell'àncora di salvezza che potrebbe farli risalire verso una dimensione di "normalità" e di serenità.
Ma gli avvenimenti precipitano, anche perché da certi "giri" è difficile fuggire anche quando lo si desidera veramente.
Quando cala il sipario, allo spettatore si aprono due opposte possibilità: tutto è perduto? O una speranza è ancora possibile?

Il fiele del pescecane
Dramma in tre atti
 
L'azione si svolge in un paese del meridione. E' una storia cupa dove i personaggi per necessità o per bassezza morale scivolano sempre più nel degrado. Si distingue per la sua levatura e morale e culturale , Il protagonista: il Professor Tobia ,anima di poeta che è diventato cieco e che all'inizio non si rende pienamente conto di ciò che accade in casa sua.
Ma il sogno, che spesso ricorre  nell'opera di Centonze, irrompe nel reale con la sua forza e concretezza  e  ridarà al prof. Tobia oltre alla vista, almeno la possibilità di recuperare il figlio adolescente Palicchio. l'unico dei componenti della famiglia non disposto ad accettare compromessi e ricatti.  

Appena sentirai i dodici tocchi
Atto unico brillante
 
Gustosissima commedia brillante, vivace nei ritmi e nella scelta dei   personaggi
La storia si svolge in una clinica psichiatrica (siamo negli anni '50) diretta dal Prof. Crispo. Il problema del professore non è il lavoro ma Armida, la figlia ventenne e le sue scorribande notturne con gli amici. Il prof. Crispo, vedovo,  decide di tenerla con sé in clinica e di non farla più uscire. Il ragazzo di Armida, non potendo più incontrarla, si finge pazzo e aiutato da una coppia di amici , si fa ricoverare. Da questa insolita situazione nascono una  serie  di  equivoci , travestimenti, scambi di persona.  sani che si fanno passare per matti e matti che sembrano sani….fino alla divertente conclusione.

Giovanna la santa
Dramma popolare in 6 Quadri
 
E'una rievocazione della vicenda della Pucelle d'Orléans .
Tale rievocazione  non pretende di essere una ricostruzione storica da manuale: è  lo stesso autore a sottolinearlo nel PROLOGO.E perchè  il testo parli  alle coscienze di coloro che sono chiamati a giudicare altri esseri umani, ampio  spazio è dedicato al "processo" che evidenzia due livelli  totalmente diversi : quello di  Giovanna animata da fede autentica e quello dei  giudici. Originalissima la conclusione.

Li cazzicatùmmuli di nonnu Matteu
Gustosa commedia dialettale in 3 atti


Nonno Matteo, che vive in un paesino della Sicilia, è un vecchietto lucido e pieno di voglia di vivere ma sofferente per i dolori che l'artrosi gli procura. E' benestante e l'idea di risposarsi con una donna molto più giovane, fa sì che il genero, che vede sfumare l'eredità voglia farlo interdire
Nella commedia rivivono i costumi, le usanze e le devozioni che ancora sussistono in alcuni piccoli centri della Sicilia . I detti e le "orazioni" popolari rivelano inoltre l'esistenza di una fede autentica in cui il "santo" non è poi così lontano ma è un interlocutore cui ci si può rivolgere con familiarità e talvolta con impazienza.
Tutto sembra congiurare contro Nonno Matteo,ma l'avventura onirica in cui "lu sonnu straripàu 'nta la chiana di lu tempu" cambia tutto e il sipario si chiude sulle acrobazie del protagonista.

La littra di Joe Bastiano
Commedia in tre atti

 

La vicenda si svolge in Sicilia, in un paese della Valle del Belice e si snoda in un arco di tempo che, partendo dal 1920, passa attraverso avvenimenti storici e momenti di vita "vera" che agganciano i personaggi alla realtà drammatica del luglio del 1943 subito dopo lo sbarco degli Alleati in Sicilia e alle vicende del terremoto del 1968.
I personaggi della commedia : Costanza e sua figlia Laura, Nina e suo figlio Giovanni, "Bittidda la foddi" strana, bizzarra, dotata di poteri divinatori, lo "sturdutu" Liborio, vivono le vicende drammatiche di una generazione che ha conosciuto miseria, bombardamenti, terremoti, ma anche e soprattutto, autentici sentimenti di amicizia e di solidarietà.
Nonostante Joe Bastiano dia il titolo alla commedia e sia il "deus ex machina" che toglierà tutti dalle difficoltà, le vere protagoniste sono le donne, spina dorsale della famiglia e della società.

L'antenna smossa
Commedia in un atto


Siamo in un paesino della Sicilia. Don Brasi,il protagonista, sessantenne benestante, è un punto di riferimento per i suoi concittadini, che si rivolgono a lui per risolvere i problemi più disparati. E' istruito ma non si è mai mosso dalla Sicilia. Improvvisamente comincia a parlare in una maniera incomprensibile ai familiari: "dorme e parla"
E qua si intrecciano situazioni comiche e equivoci lessicali; Don Brasi si esprime perfettamente in latino, in friulano,tedesco e sloveno, mentre la fattucchiera Mara gli pratica una sorta di esorcismo in attesa del "Professore" di Palermo. Tutto ritornerà alla normalità quando "l'antenna smossa" sarà nuovamente a posto.

Chi ha ucciso l'uomo-cane?
Dramma  in tre atti e nove quadri
 
Nel dramma si intrecciano le esistenze dei due protagonisti:  l'Ing. Luigi Ferrario sconvolto  dalla morte tragica della figlioletta finita sotto le ruote della sua macchina e dell'uomo- cane che da decenni vive vagabondo  senza chiedere elemosine e nutrendosi solo di ciò che raccoglie fra i rifiuti. L'incontro fortuito dei due, dopo l'uscita di Luigi dal manicomio, dà ad entrambi la possibilità  di iniziare un dialogo   e di risalire la china.  Anche perché l'uomo-cane ,a dispetto del suo essere lacero e sudicio è a suo modo un "filosofo" e un credente: conosce il Vangelo e lo porta sempre con sè. Ma quando anche la sua esistenza è sul punto di diventare "normale" così come quella di Luigi,  la tragedia si rinnova aprendo interrogativi  esistenziali.

 

Il dramma  ha ricevuro un encomio  al Concorso Nazionale Gastaldi del  1955 per il teatro